Il
progetto parte dal riciclo di capi di abbigliamento di qualità,
dimenticati nell’armadio; ma non vuole ridursi al classico vintage o alla
semplice applicazione di decorazioni per personalizzare l’indumento.
L’obiettivo e’ quello di trasformare radicalmente gli abiti per creare forme
rivoluzionate.
Far
incontrare un pantalone con una gonna e crearne un abito totalmente sradicato
dalle sue origini, un abito decisamente reinventato. Le maniche di una camicia
potranno esistere come colletti o l’ incontro di due camicie daranno vita ad un
pantalone; Una semplice gonna creando nuove aperture e sfruttando quelle già
esistenti potrà trasformarsi in un gilet.
L’ idea è di capovolgere l’ utilizzo
classico dei capi di abbigliamento , scombinando le forme e sfruttando i
dettagli già presenti, rifinendo con nuove fodere e altre soluzioni sartoriali.
E’
importante ricordare che ogni vestito in partenza ha una sua storia, una memoria
dimenticata, chiusa in un cassetto, in un baule sotto il letto. E sono proprio
i racconti autobiografici dei vestiti che animano il loro incontro, che narrano questa nuova storia, un nuovo utilizzo, una nuova opportunità di essere
indossati.
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